Appassionata e sognatrice, da anni trasforma le sue idee e i suoi progetti in azioni concrete. Negli anni è riuscita a far collaborare tante realtà del territorio (associazioni, istituzioni, professionisti) per raggiungere degli obiettivi comuni, uno tra i quali contribuire a rendere Macerata una città attenta ai bambini, alle bambine e alle famiglie.
Da insegnante e pedagogista è sensibile al tema dell'inclusione sociale a cui dedica parte del suo lavoro.
"Macerata è una città dalle molteplici risorse da valorizzare e da far interagire. La condivisione e la collaborazione dovrebbero tramutarsi da semplici parole ad abitudini consolidate. Macerata ha bisogno di spingersi verso scelte politiche generative forti e significative per tutti. Scelte che possano sancire Patti Educativi Territoriali in grado di dare valore a ciascun soggetto coinvolto e di sollecitare il senso di responsabilità nei confronti della comunità tutta.
I desideri per la mia città sono molteplici e il mio impegno continuerà ad essere vivo per la loro realizzazione. Vorrei, per esempio, che:
- ciascuna scuola venisse valorizzata per ciò che la caratterizza e che gli Istituti scolastici siano messi nelle condizioni di collaborare per contribuire, insieme, a dare valore alla città;
- le strutture scolastiche diventassero punti di riferimento per i quartieri, aperte tutto il giorno per tutta la cittadinanza;
- le Istituzioni, il mondo del volontariato e del terzo settore e i privati lavorassero in nome di alleanze territoriali forti, quindi, della comunità che educa;
- prendessero finalmente vita il Consiglio Comunale de* bambin*, quello de* adolescenti e anche un PLG (Piano Locale Giovani) per sollecitare la partecipazione, il coinvolgimento e la cittadinanza attiva;
- si realizzasse un osservatorio permanente sulla qualità della vita dei cittadini, anche dei più fragili, per, sulla base dei risultati, progettare e programmare gli interventi in città;
- si istituisse un centro di ricerca dove Università e Istituti scolastici, insieme anche a professionisti del settore, possano ritrovarsi e rinnovarsi nelle teorie e nelle pratiche pedagogiche;
- si destinassero degli spazi comunali alle associazioni e alle realtà del Terzo Settore per dare loro la possibilità di incontrarsi periodicamente, in base al settore di interesse e ambito di azione;
- si coinvolgessero tutte le associazioni e gli enti del Terzo Settore per la pianificazione annuale delle diverse attività/eventi/iniziative da proporre alla cittadinanza.
Per queste ragioni e non solo, vorrei che ogni spazio urbano divenisse luogo di incontro e di confronto dove concretizzare e alimentare progettazioni partecipate e azioni condivise.
Bisogna darsi da fare per una qualità dello sviluppo sociale che possa aprirsi ad una prospettiva nuova dove due dovranno necessariamente essere le espressioni chiave che la contraddistingueranno: comunità educante e cultura co-costruita.
Accoglienza, ascolto, integrazione ed inclusione, quindi, saranno i pilastri di una città da vivere insieme, di Macerata Insieme.
Io sono pronta. Lasciatevi coinvolgere dalla mia passione e dal mio entusiasmo!"
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